di Cesare Milanti
27 aprile 2020. Sono trascorsi circa 50 giorni dallo scoppio della pandemia in Europa, con tutto ciò che ne consegue: lockdown, limitazioni, coprifuoco, mascherine. Tante novità nelle nostre vite, una routine quotidiana sconvolta dall’arrivo di una minaccia tangibile, ma invisibile. Tra di esse, l’interruzione gioco forza dello sport, pallacanestro inclusa. In Germania, però, si decide di ripartire, per primi: avviene nel calcio e avviene nel basket, con lo studio e l’approvazione di un modello simile a quello che sarebbe stato applicato dalla NBA a Disney World a fine luglio.
Si opta per una nuova formula a 10 squadre: vengono scelte le migliori nove della regular season fino allo stop temporaneo del campionato più gli Skyliners Frankfurt. Due gironi da cinque squadre ciascuno, con tutte le partite disputate all’Audi Dome di Monaco di Baviera, la casa dei campioni di Germania allenati da Oliver Kostić, subentrato dopo l’esonero di Dejan Radonjić. Si comincia il 6 giugno, ma per i bavaresi non è il più incoraggiante degli inizi: sconfitta 85-95 contro il Ratiopharm Ulm, che all’epoca vantava a roster l’ex Milano e Trieste Zoran Dragic e l’ex Brindisi Derek Willis.
